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Viaggiare sicuri, il nuovo trend dell’industria del turismo. La testimonianza del CEO di Airbnb.

Dopo la pandemia le persone sceglieranno di viaggiare sicuri, verso un turismo più intimo, visitando luoghi vicini a casa loro e rinunciando ai viaggi internazionali. Viaggiare non sarà come prima.

Queste sono le proiezioni turistiche e commerciali per la stagione 2020, tendenze forse confermate anche per i prossimi anni. Airbnb, leader mondiale per le prenotazioni online sugli affitti brevi, tutto questo lo sa bene. Sono stati tra i primi a modificare il proprio business core durante l’emergenza Covid-19, aggiungendo nella propria piattaforma un’intera area dedicata all”Esperienze Online“, cercando di limitare la perdita di traffico sul proprio sito web.

IL CAPO DI AIRBNB DICE CHE VIAGGIARE NON SARÀ PIÙ COME PRIMA

L’amministratore delegato e fondatore di Airbnb, Brian Chesky, ha dichiarato in un’intervista al sito Axios che per colpa del COVID-19 l’industria del turismo è destinata a cambiare per sempre, e che in futuro le persone viaggeranno soprattutto all’interno dei loro paesi, visiteranno luoghi più isolati e in modo più intimo e lo faranno per periodi di tempo più lunghi. In poche parole:

“Viaggiare non ritornerà mai e poi mai quello che era prima della COVID”

I cambiamenti nelle abitudini introdotti dalla pandemia sono destinati a durare e avranno un impatto maggiore di quelli causati dalla grande crisi finanziaria del 2008.

A causa del coronavirus le persone useranno meno l’aereo, non attraverseranno i confini e viaggeranno molto meno per lavoro. Preferendo l’automobile, vedere luoghi a meno di 250 chilometri da casa, visitare piccole comunità, prenotare una casa e rimanerci più a lungo possibile.

Chesky dice che il fatturato di Airbnb legato al turismo interno è tornato quello precedente all’epidemia, conferma che viaggiare sicuri rimane la scelta primaria. I viaggi internazionali invece sono ancora pochissimi e questo rischia di avere un impatto pesante nel turismo di massa. “Prima o poi le persone torneranno a usare gli aerei”, ha detto Chesky ad Axios: “Ma quello che secondo me è destinato a cambiare in maniera permanente è dove andranno le persone con gli aerei”.

“VIAGGIARE SICURI” TREND ANCHE PER I PROSSIMI ANNI

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(Taormina, Sicilia  / PH Emilio Messina)

In Italia ad esempio daremo priorità ai piccoli borghi, ai parchi naturali e alle spiagge isolate. Dal punto di vista della domanda, anche ora che buona parte delle restrizioni sono state eliminate resta da vedere come si comporteranno le persone. Secondo un sondaggio The Fool/GlobalWebIndex il 66% dei o delle rispondenti ritiene che tornerà a viaggiare soltanto quando si sentirà sicuro, e un’altra parte significativa non appena sarà possibile.

Se in passato il turismo di massa si concentrava su 50-100 città in tutto il mondo e in una serie di attività comuni a tutti i viaggiatori (una settimana in albergo, un giro al museo, una foto davanti un monumento storico), in futuro Chesky ritiene che la parte maggiore dei viaggiatori preferirà visitare “comunità più piccole e meno affollate” e che questo produrrà un “bilanciamento” dei flussi turistici.

In poche parole il turismo del futuro sarà più intimo, più locale e avrà come destinazione comunità meno affollate. Inoltre i viaggi di lavoro diventeranno sempre meno importanti, dando spazio assoluto ai migliori software per videoconferenza. Dopotutto, conclude Chesky, anche il colloquio che ha avuto con Axios è avvenuto su Zoom.

Delfo Messina

CO-Founder Plan Studios & Succo Digitale

SEO & Marketing Specialist